Bonus Casa: guida alle detrazioni edilizie 2024
Con la scadenza a fine 2023 di molti bonus casa, nel 2024 resta in alcuni casi la rimodulazione di altre detrazioni edilizie mentre per altre agevolazioni ancora restano invariate le condizioni di accesso.
Nel 2024 non sono più applicabili il Bonus Casa Green e gli incentivi prima casa under 36 (restano solo quelli legati al mutuo garantito) e sono cambiate le regole o gli importi per il Superbonus, il Bonus Facciate e il Bonus Mobili.
Bonus casa e detrazioni edilizie 2024
Dal 2024 restano in vigore le altre agevolazioni legate alla casa, con alcune novità: per il Superbonus scende l’aliquota di detrazione al 70% (con poche eccezioni), per il Bonus Arredi e grandi elettrodomestici il tetto di spesa agevolata si riduce a 5 mila euro, il Bonus Barriere viene ridimensionato al massimo, limitato ai soli casi di abbattimento di barriere architettoniche per la mobilità verticale delle persone con disabilità o impossibilità di deambulazione.
Bonus Ristrutturazioni, Ecobonus, Bonus Verde e Sismabonus mantengono gli attuali requisiti e regole.
Il Superbonus nel 2024
Superbonus 110 ai redditi bassi: ok al Decreto salva cantieri
La novità più rilevante riguarda il Superbonus, che scende al 70%. La nuova aliquota si applica a tutti i lavori che vengono pagati nel 2024, anche se relativi a interventi iniziati precedentemente.
Il Decreto Salva-Cantieri non sposta di molto il perimetro applicativo, prevedendo agevolazioni per redditi fino a 15 mila euro e con stato dei lavori avanzato (60% al 31 dicembre 2023): per questi contribuenti il credito resta al 110% ed è previsto un contributo in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio al 31 ottobre 2024.
L’aspetto più rilevante della norma, semmai, è la sanatoria che evitare la restituzione delle somme a coloro che non hanno completato i lavori entro il 31 dicembre.
Importi agevolati 2024
Restano dunque immutate le regole sulla spesa massima agevolabile, che cambia a seconda della tipologia di lavori.
- Per il cappotto termico è pari a:
- 50 mila euro per singola unità immobiliare,
- 40 mila euro moltiplicato per il numero degli appartamenti negli edifici fino a otto unità immobiliari,
- 30 mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari per i condomini.
- Per gli impianti di climatizzazione:
- spessa massima di 20 mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari nel mini condominio,
- di 10 mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari per i condomini.
- Per gli interventi trainati, la spesa massima è quella prevista dall’Ecobonus.
La detrazione si divide in quattro quote annuali di pari importo. Non sono più possibili le cessioni del credito e gli sconti in fattura a meno che gli interventi non fossero già stati deliberati al 17 febbraio 2023.
Bonus Mobili 2024 con tetto di spesa ridotta
Bonus Mobili ridotto a 5 mila: occhio alle spese 2024
La seconda novità riguarda il Bonus Mobili: l’aliquota resta al 50% ma il tetto di spesa massima agevolabile – che attualmente è pari a 8 mila euro – dal 2024 scende a 5 mila euro.
Restano in vigore le altre regole per il bonus, che si può utilizzare solo con riferimento a immobili oggetto di ristrutturazione edilizia agevolata, con ripartizione tra i diversi beneficiari (che hanno sostenuto la spesa e vantano un diritto reale sull’immobile, con lavori avviati prima dell’acquisto del mobilio rientrante nella detrazione).
Bonus Barriere 2024 con stretta su platea e lavori
Bonus abbattimento barriere architettoniche 2024 solo per pochi
La vera svolta (in negativo) di questo avvio d’anno è la riscrittura delle regole di accesso al Bonus barriere, ossia la detrazione al 75% per lavori di abbattimento di barriere architettoniche.
Restano agevolabili i soli interventi che riguardino la mobilità verticale dei disabili (addio rifacimento bagni e infissi, resta il rifacimento di scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici) ed è introdotto l’obbligo di asseverazione e di bonifico parlante. Infine, Dal 1° gennaio 2024 si limita anche la possibilità di sconto in fattura a pochi e specifici casi.
Altri Bonus casa e detrazioni edilizie 2024
Le altre agevolazioni edilizie attualmente in vigore restano immutate. Quindi, nel 2024 si potranno utilizzare:
- Bonus Ristrutturazioni al 50% fino a un tetto di spesa di 96 mila euro con detrazione in dieci quote annuali di pari importo.
- Ecobonus al 50 o 65%, in dieci rate annuali di pari importo, con importo massimo di detrazione a seconda della tipologia dei lavori:
- 100 mila euro per la riqualificazione energetica di edifici esistenti
- 60 mila euro per interventi su involucro di edifici esistenti
- 60 mila euro per i pannelli solari per la produzione di acqua calda
- 30 mila euro per la sostituzione di impianti di climatizzazione
- Bonus Verde al 36% su un tetto di spesa di 5 mila euro con ripartizione in dieci quote annuali.
- Sismabonus
- al 50% fino a un tetto di spesa di 96 mila euro,
- al 70% per le singole unità immobiliari,
- al 75% per le parti comuni dei condomini se si passa a una classe di rischio inferiore,
- all’80 e 85%, rispettivamente per singoli appartamenti o lavori condominiali, con passaggio di due classi di rischio inferiori.
Per il mutuo prima casa giovani under 36 restano confermate le attuali agevolazioni: per la stipula del mutuo prima casa di categoria A non di lusso (comprese pertinenze C1 e C6), la Legge di Bilancio ha rifinanziato l’accesso alla garanzia del Fondo prima casa, con copertura fino all’80% per mutui fino a 250 mila euro, anche con ristrutturazione e riqualificazione energetica o dal costruttore.
Bonus casa scaduti
Non è stata prorogata per il 2024 la detrazione del 50% dell’IVA versata per l’acquisto di immobili residenziali di classe energetica A e B: la possibilità di accedere al Bonus Casa Green, applicabile alle compravendite concluse entro il 31 dicembre.
Addio anche al corposo pacchetto di incentivi meglio noto come Bonus prima casa under 36: nella Legge di Bilancio 2024 non c’è la proroga dell’esonero da imposte di registro, ipotecarie e catastale e del credito d’imposta sull’IVA per i giovani fino a 36 anni e 40 mila euro di ISEE.
Fonte PMI del 19 gennaio 2024